COS’E IL TONER o COSA BISOGNA SAPERE SUI TONER

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COS’E IL TONER o COSA BISOGNA SAPERE SUI TONER

Il toner è un pigmento costituito da una polvere finissima contenente particelle di carbone, resina e ferro ma anche diversi polimeri che variano da produttore a produttore ed viene erroneamente confuso con l’imballo che lo contiene: la cartuccia.

Viene utilizzato  nelle stampanti laser che a differenza delle stampanti ad inchiostro hanno una resa migliore sulla stampa, più veloce ed efficace.

Viene depositato da un tamburo sui fogli da stampare e successivamente, passando attraverso un riscaldatore, viene fuso e si imprime sulla carta andando a costituire il testo e le immagini stampate, processo definito “Xerografia”.

All’inizio il toner era solo nero, ora grazie all’innovazione della tecnologia disponibili le cartucce per le stampanti sono disponibili in giallo, magenta e ciano.

Queste cartucce di toner per le stampanti laser, quelle per le stampanti a getto d’inchiostro e le cartucce di nastri per stampanti ad aghi da molti anni sono entrate a far parte delle comuni esperienze quotidiane di acquisto e di consumo.

Questi materiali di consumo, quando esauriscono il loro ciclo di vita utile, divengono rifiuti e comportano la necessità di mettere in atto comportamenti diversi in relazione al contesto in cui si è generato lo scarto.

Le cartucce utilizzate in ambiente domestico al termine del loro ciclo d’uso sono definite ”rifiuti urbani provenienti dai nuclei domestici” e, separandoli dalle altre tipologie di rifiuti, devono essere consegnati al centro comunale di raccolta ( denominati “isola ecologica” o ”piazzola”). Il trasporto del proprio rifiuto domestico può avvenire con il proprio mezzo e senza alcun documento di accompagnamento.

Le cartucce utilizzate in un’attività economica al termine del loro ciclo d’uso sono definite “rifiuti speciali” e devono essere avviati alla rigenerazione, al recupero o allo smaltimento a cura e onere del produttore del rifiuto. E’ bene specificare che non si tratta di “rifiuti speciali assimilabili agli urbani”, in quanto oggi sono tali solo quelli elencati nella deliberazione del comitato interministeriale sui rifiuti 27 luglio 1984, elenco che – a seguito dell’abrogazione dell’art. 39, legge n.146/1994- non comprende più i “consumabili per l’informatica”. Sono stati resi “non assimilabili dalla Legge proprio per evitare che finiscano in discarica.

E’ importante rilevare che i rifiuti costituiti da cartucce di toner per le stampanti laser, quelle per le stampanti a getto d’inchiostro e le cartucce di nastri per stampanti ad aghi per le normali applicazioni d’ufficio non sono, di norma, da classificare come pericolosi. Le cartucce dismesse dalle attività economiche sono da definire come “rifiuti speciali non pericolosi” ai quali deve essere attribuito il codice identificativo CER “08.03.18 – toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08.03.17* ( diversi da quelli classificati pericolosi)”. Il CER (Codice Europeo del Rifiuto) non è altro che un codice composto di 6 cifre riunite a coppie volte a identificare un rifiuto e viene immesso dal produttore per legge all’interno della scheda di sicurezza del prodotto per certificare il prodotto stesso.